Modelli di business basati sui dati derivati dalla visione 3D

Oggigiorno, per la maggior parte delle aziende, i dati sono una risorsa gelosamente custodita e con l’entrata in vigore del GDPR (European General Data Protection Regulation), si affacciano nuovi potenziali modelli di business basati su dati di visione 3D.

Un modello di business stabilisce in sostanza come un’organizzazione crea valore e fornisce questo valore ai propri clienti. La capacità di ottenere un vantaggio competitivo dalla produzione di beni industriali o materie prime deriva da una specifica tecnologia o processo di produzione. I clienti pagano per una determinata tecnologia o un particolare prodotto, e le aziende che entrano nel mercato incontrano ostacoli nel copiare o migliorare le tecnologie e i prodotti già esistenti.

Il mondo dei dati è diverso: grandi database vengono creati applicando nuove tecnologie ai dati. I dati possono essere la base per costruire esperienze utente innovative e possono creare nuovi modelli di business con vantaggi che durano molti decenni.

I vantaggi competitivi basati sui dati saranno molto più sostenibili di quelli basati sulla tecnologia o sui processi di produzione. Attualmente, aziende come Netflix, Spotify o LinkedIn raggiungono e mantengono la loro posizione sul mercato attraverso i loro dati utente.

Modelli di business nella terza dimensione – Le informazioni sulla profondità – ovvero la terza dimensione – vengono ricavate con diversi metodi, tra cui la triangolazione laser, la visione stereoscopica e il tempo di volo (ToF). Gli attuali limiti non sono rappresentati dalla tecnologia stessa, bensì dal rapporto costo-beneficio dei vari approcci.

Dati 3D sotto forma di mappe di profondità, nuvole di punti e voxel (i “pixel tridimensionali”), possono essere impiegati in applicazioni quali il riconoscimento di oggetti, la sicurezza, la sorveglianza o la guida autonoma. Recenti ricerche di mercato prevedono un tasso di crescita annuo di quasi il 40% nel mercato della visione 3D, di cui la maggior parte nei settori consumer come l’automotive, gli elettrodomestici, gli smartphone e la domotica.

Dati 3D nell’industria – Esiste un potenziale enorme per la creazione di nuove opportunità di business con i dati 3D, e in futuro verranno stabiliti altri modelli di business basati sui dati. I dati sono un bene prezioso, ma come si può realizzare il loro potenziale nell’industria?

In un recente progetto in ambito logistico, è stato ideato un sistema robotico per scaricare i container per il trasporto marittimo. I robot utilizzano sia la visione 2D che 3D per gestire gli oggetti in un contenitore. Inoltre, è stata utilizzata l’intelligenza artificiale per trovare i bordi tra i cassoni.

Una telecamera 3D determina in che modo il robot si avvicina e manipola l’oggetto nel contenitore, creando così un database sia sul contenitore che sul suo contenuto. Le prestazioni del sistema appoggiato su questo database aumentano con l’aumentare dei dati raccolti, e alla lunga qualsiasi articolo potrà essere scaricato senza errori. Inoltre, è possibile avvalersi di un apprendimento per rinforzo, poiché esiste un riscontro sul corretto funzionamento del processo di scarico o sulla presenza di problemi.

Conclusioni – Le tecnologie e gli strumenti per vedere in tre dimensioni sono ormai largamente disponibili e lo saranno sempre più nel prossimo futuro, ma il punto chiave è come utilizzare efficacemente le informazioni 3D che vengono raccolte sul campo. Senza un opportuno software e soprattutto senza un adeguato apprendimento da parte della macchina, i sistemi di visione 3D non forniscono prestazioni tali da modificare l’attuale concetto di automazione. Chi sarà in grado di creare questa conoscenza da applicare ad ogni successivo sistema senza dover ricominciare da capo l’apprendimento, disporrà di un valore economico che, potenzialmente, non farà altro che crescere nel tempo.

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